Conte di Saint Germain. Il libro perduto e ritrovato Fontana Editore

Conte di Saint Germain. Il libro perduto e ritrovato

Un giorno mi venne il dubbio che l’immagine che avevo nello studio del Maestro Rosacroce Conte di Saint Germain, e che avevo preso sul web, non fosse vera e la gettai via. Il giorno seguente io e la mia compagna andammo a sederci in riva al fiume e poco dopo vidi una nuvola nella quale si vedeva il conte seduto su una poltrona e che teneva in mano un foglio. Dissi alla mia compagna di guardare e, stranamente, lei vide solo la poltrona.

Tornammo a casa e rimisi l’immagine al suo posto. Appena fatto, per pochi secondi il conte entrò nel mio corpo (di quale sostanza esso fosse fatto non so) ed io fui felice. Una notte, alcuni giorni dopo, vidi per terra, in sogno, un vecchio libro, dimenticato, con la copertina dove non c’era autore nè titolo.

Durante i giorni successivi mi venne l’impulso di scrivere ben sapendo che era l’autore di quel libro che me lo suggeriva, e, giorno dopo giorno, presi gli appunti. Il libro perduto e ritrovato era stato "scritto" dal Conte di Saint Germain, Maestro Rosacroce. E qui vi presento ciò che scrissi:

Dario Atena

  1. Precetto: credi in Te stesso.
  2. Precetto: la vita è Dio, se credi nella vita Dio ti aiuterà.
  3. La sapienza viene da Dio che è in Te, non dagli uomini, a meno che non siano ispirati da Dio, ma fai attenzione e lascia il giudizio a Colui che è in Te.
  4. Dio è solo una parola che indica un Mistero indicibile per l’uomo imprigionato.
  5. Senza il potere la volontà non può nulla. Il potere usato dal desiderio è la catastrofe che imprigiona l’uomo.
  6. Un corpo vivente o inanimato è un potere. Un corpo vivente formato da corpi inanimati muove le materie animate ed inanimate dei vari piani dell’esistenza che formano un piano unico animato dalla vita di Dio.
  7. L’uomo è un potere di Dio quando la sua volontà è quella del Supremo. Prima però deve essere liberato dalla prigione.
  8. Tutti i sacri simboli che uniscono alle Potenze dell’Eterno, quando cadono nelle prigioni senza finestre delle potenze del desiderio vengono usati e corrotti per contrastare il bene.
  9. L’uomo è stato messo in prigione per essersi ribellato a suo Padre che è la Verità. In essa vive in un mondo di illusioni di potenza e questa è la sua penitenza. La Verità è Amore e l’Armonia è il suo fine. Dove c’è luce ora l’uomo vede buio, e dove c’è buio l’uomo vede luce, e questa è la sua condanna. Dove sta la salvezza?
  10. I demoni sono stati creati per tormentare l’uomo ed è lo stesso uomo che li genera.
  11. La prigione è costruita con l’uso scorretto del pensiero e dell’immaginazione. La gabbia è la personalità.
  12. Tutti cercano il bene ma se si disinteressano del bene degli altri producono il male. Non esiste il Male ma solo la malattia, che è uno scompenso organico sociale.
  13. L’uomo riceve le idee dal mondo superiore degli archetipi oppure dalle idee insite nella natura mediate dagli istinti. Queste ultime lo dirigono nella vita comune e gli danno stabilità di vita. Se però le idee archetipe del mondo divino vengono mediate da menti ristrette ed egoiste che cercano il potere diventano la sua dannazione. L’animale si comporta correttamente secondo natura, ma l’uomo che ha il dono dell’intelligenza se segue la via animale e non quella divina, diventa un demone e si rovina.
  14. Quando tu pensi di essere, Chi Sei in quel momento? È lo specchio che guarda te o tu che guardi lo specchio? La mente è lo specchio, nello specchio le immagini sono capovolte.
  15. Usano il bene per fare il male e sono convinti di essere nel giusto.
  16. Se non conosci i limiti della tua mente diventi suo prigioniero, e allora Chi ti aiuterà?
  17. Non importa ciò che conquisti e ciò che possiedi ma ciò che diventi. Non importa se sai tutto dell’universo ma importa solo se impari ad amare.
  18. Cosa è la Vita? La Vita è l’accesso alla conoscenza di Sè attraverso l’oggettività. Cosa è l’oggettività? È il Campo dell’esperienza creato dalla soggettività di Dio, che è Oggettivo e Soggettivo, un paradosso che la mente umana non può capire finchè non arriva alla sapienza. Oggettivo e soggettivo sono i due rami dell’Albero della Vita che esiste nell’eternità senza tempo e nello spazio senza fine. Questo la mente umana può solo intuirlo ma non capire. L’indice ed il pollice nascono dalla stessa mano, che è una per essi. Se il pollice e l’indice si toccano formando un cerchio creano ognuno una piccola autocoscienza mediante il contatto e formano assieme un circolo che è il simbolo dell’OM, il suono del Padre che feconda la Grande Madre. Il soffio divino passando entro questo cerchio forma la manifestazione. Dio è Padre e Madre, e la nostra coscienza è il Figlio che partecipa della Loro Vita infinita.
  19. La vita conduce alla autocoscienza che per sussistere ha bisogno della continuità dell’oggettività mantenuta dalla Grande Madre. L’oggettività conduce all’esperienza che, attraverso la sofferenza, si libera dalle scorie inutili del desiderio egoista e quindi può giungere alla sapienza. Cos’è la sapienza? È il conoscere puro senza l’intermediazione della mente che deve tacitarsi e sottomettersi al Sè. La sapienza è il progressivo ricordare ciò che veramente siamo e da dove veniamo, e ci mostra la via per comportarci armoniosamente con l’Essere oggettivo, che è anche soggettivo.
  20. Il più piccolo atomo ha la stessa importanza, davanti a Dio, del più grande Universo. Ciò che è in alto è come ciò che è in basso, e tutti fanno parte dell’Unica Vita. Tutto si corrisponde e tutto è Uno.
  21. Inutile parlare tanto di Dio: se scopriamo chi siamo veramente noi sapremo chi è Lui. Come potrebbe un uomo conoscere la Bellezza del mondo esterno se Essa non fosse dentro di lui? Ma non è facile: non tutti La percepiscono. Inoltre non siamo mai quello che crediamo di essere. Bisogna trovare il filo conduttore per uscire dal labirinto. Per farlo devi prima cominciare ad amare le cose semplici e normali della vita e vivere secondo la Natura che vive nella nostra coscienza morale. Usate il buon senso. Cosa è il buon senso? È il senso naturale della vita che Dio ci ha dato per renderci felici. Ma se mentite a voi stessi vi perdete nel labirinto ed alla fine il mostro, che siete voi, vi mangerà. Pregate!
  22. Non si può pretendere di migliorare gli altri e la Società se prima non si procede a migliorare sè stesso.
  23. L’odiatore ha bisogno dell’odiato, il dominatore del dominato, l’oppressore dell’oppresso, per sentirsi importanti. Tra loro c’è un legame stretto ed indissolubile per il gioco delle parti. Parti che di continuo si alternano nella ruota della vita, nella grande prigione.. la libertà consiste nel non odiare, nel non dominare, nel non opprimere. E se si è odiati, dominati ed oppressi, la virtù consiste nel non odiare e non invidiare gli oppressori; così facendo si rompe il circolo vizioso e si apre la porta della libertà. L’odiatore non può esistere senza l’odiato, nè l’oppressore nè il dominatore, perchè tutti sono un lato della stessa medaglia. Amatevi! Questa è la medicina. Amare vuol dire il rispetto per la vita altrui e la collaborazione reciproca.
  24. Questa è la via per trovare Dio.

Dario Atena

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